Legalità conveniente. Daniele: “Foggia ce la può fare come Ercolano”
“Dobbiamo augurarci che prima dell’arrivo della banda larga ci liberino dalle bande criminali”. La battuta di Nino Daniele, assessore alla Legalità del Comune di Napoli e presidente dell’associazione antiracket di Ercolano, ha provocato una risata generale ed alleggerito un po’ la tensione tra quanti hanno partecipato all’ incontro ‘La legalità conviene – Il ‘Modello Ercolano’ conviene per Foggia’, organizzato dal Partito Democratico foggiano per lanciare la proposta di adottare in Capitanata, a partire dal capoluogo, gli incentivi fiscali a favore degli imprenditori che denunciano estorsori ed usurai e collaborano con le Forze dell’ordine e i magistrati per ottenere la loro condanna.
A promuovere l’incontro è stato Alfonso De Pellegrino, consigliere comunale del Partito Democratico a Foggia. Insieme ai giovani candidati del PD avanzò, durante la campagna elettorale per il Comune di Foggia, “la proposta che lunedì formalizzeremo al presidente del Consiglio comunale, perché siamo convinti della necessità di passare dalle manifestazioni di piazza alle azioni concrete”.
L’adozione del ‘modello Ercolano’ è “una risposta positiva anche all’assuefazione all’illegalità”, ha affermato il segretario cittadino del PD foggiano Mariano Rauseo.
Garantire l’esenzione totale dai tributi comunali agli imprenditori coraggiosi, infatti, “vuol dire compiere un’evidente scelta a favore dell’economia legale ed impedire che sia fagocitata da quella illegale – ha sottolineato il segretario provinciale del PD Raffaele Piemontese – Vuol dire ricostruire la necessaria fiducia tra le vittime e le istituzioni ponendo le basi per rigenerare il tessuto sociale”. “Le fiaccolate per la legalità sono inutili se non si fanno seguire dai fatti – ha aggiunto Massimiliano Arena, responsabile Politiche sociali e Legalità della segreteria provinciale del PD foggiano – ed il ‘modello Ercolano’ promuove comportamenti concreti saldando il coraggio individuale alla doverosa difesa della giustizia da parte delle istituzioni”. In più, “è interessante per le imprese, perché prevede una premialità finanziaria – ha spiegato Gianni Rotice, presidente di Confindustria di Capitanata – che si può rendere ulteriormente ricca concordando con il sistema bancario agevolazioni nell’accesso al credito per le imprese che scelgono la legalità”.
“Noi non abbiamo inventato niente – ha spiegato Nino Daniele – abbiamo mutuato altre esperienze positive, a partire da quella di Capo d’Orlando, e abbiamo scelto di attuare la strategia dell’associazionismo antiracket ritenendola una delle più efficaci nel contrasto alle mafie”.
Quando Daniele era sindaco di Ercolano “tutti pagavano il pizzo alla camorra, perfino i condomini e i liberi professionisti; chiedevano anche 50 euro pur di ottenere la soggezione ed il controllo totale del territorio.Abbiamo deciso di agire per riconquistare la fiducia dei cittadini partendo dalla confisca delle moto guidate senza il casco, perché la camorra aveva ordinato di circolare così, e dal contrasto all’abusivismo commerciale, perché era la camorra che assegnava i posti delle bancarelle.
Fino ad allora abbiamo contato oltre 100 morti ammazzati; da allora ad oggi nessuno è stato più ammazzato a Ercolano, oltre 70 testimoni di giustizia hanno contribuito all’arresto di 300 camorristi, nessun commerciante ha subito ritorsioni personali.
Se vogliamo, le cose possono cambiare – ha concluso il presidente dell’associazione antiracket di Ercolano – e anche Foggia ce la può fare grazie a dirigenti politici combattivi come quelli che ho conosciuto oggi”.
Fonte: Comunicato Stampa