Venerdì 14 ottobre 2016, l'Associazione Antiracket Ercolano per la Legalità, insieme al suo presidente il Dott. Nino Daniele, ha incontrato i nuovi vertici dei Carabinieri Provinciali,

rispettivamente il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Napoli, Colonnello Ubaldo Del Monaco e il Comandante del gruppo di Torre AnnunziataTenente Colonnello Melchiorre

Nella sede dell'associazione, uno dei beni confiscati cittadini ubicato nel Parco San Luigi, i socie di "Ercolano per la legalità" hanno condiviso l'esperienza del "Modello Ercolano", raccontando l'ormai decennale storia di successi nei confronti delle organizzazioni camorristiche. 

All'incontro erano presenti, inoltre, il Comandante della Compagnia di Torre del Greco Capitano Corda, il Comandante Candura della Tenenza di Ercolano, diversi componenti del Nucleo Operativo di Torre del Greco, e gli attivisti di Radio Siani.

L'entusiasmo e la sinergia tra Forze dell'Ordine, Istituzioni e Società Civile, che da sempre caratterizzano l'operato dell'associazione, hanno rafforzato l'intenzione del Comandante di continuare nel prossimo futuro la collaborazione con gli associati, all'insegna della diffusione della cultura della legalità.

 

La famiglia dell'antiracket cresce. Sabato 6 giugno 2015 ci sarà l'inaugurazione del nuovo sportello dell'associazione Fai Antiracket Porta Capuana. Appuntamento alle 11 presso l'Asd Kodocan, in piazza Carlo III, sotto il Real Albergo dei poveri con accesso dal vialetto posto di lato all'Orto Botanico.

Alla manifestazione prenderanno parte Peppe Marmo, presidente Asd Kodocan Sport Napoli, Rosario D'Angelo, coordinatore campano associazioni antiracket e antiusura, Ulderico Carraturo, presidente associazione antiracket Fai Porta Capuana, Tano Grasso, presidente onorario Fai, Alessandra Clemente, assessore ai Giovani al Comune di Napoli, Gerarda Pantalone, Prefetto di Napoli e Santi Giuffrè, Commissario Straordinario antiracket.

Venerdì, 17 Aprile 2015 18:40

La camorra e l'antiracket a Portici

Presentato ieri, giovedì 16 aprile 2015, a Portici il libro 'La camorra e l'antiracket'. Degli autori, Nino Daniele, Antonio Di Florio e Tano Grasso, era presente il primo, l'ex sindaco di Ercolano, oggi assessore alla Cultura al Comune di Napoli.

L'incontro, tenutosi alle 18 a Villa Savonarola nell'ambito della rassegna letteraria 'Ti presento un libro', ha visto inoltre la partecipazione diel presidente di Radio Siani Giuseppe Scognamiglio, del sindaco di Portici Nicola Marrone, degli assessori alla Cultura Raffaele Cuorvo ed alla Legalità Valentina Maisto, e di Raffaella Ottaviano e Pasquale Del Prete dell'associazione Antiracket 'Ercolano per la legalità'. 

Ercolano. Si è tenuta la mattina del 2 marzo 2015 presso la sala consiliare di corso Resina la cerimonia con la quale sono stati insigniti della cittadinanza onoraria il maggiore Pierluigi Buonomo e il maresciallo capo Angelo Di Capua. Presenti in aula quasi l'intero consiglio comunale, rappresentanti delle forze dell'ordine e della società civile. I due uomini dell'arma dei carabinieri hanno ricevuto simbolicamente dal sindaco Vincenzo Strazzullo le chiavi della città.

Dopo una serie di interventi, dal sindaco ad alcuni consiglieri comunali, ha preso la parola il maggiore Buonomo. Un discorso importante e toccante. Un discorso partito proprio coi ringraziamenti a Radio Siani ricordando l'aneddoto della targa che il presidente Giuseppe Scognamiglio gli consegnò a nome di tutti i volontari nel giorno del suo saluto alla città di Ercolano e proseguito con la sottolineatura dell'importante lavoro speso da tutti i carabinieri che hanno lavorato con lui in quegli anni.

Per quattro lunghi anni, fino a novembre 2012, l'allora capitano Buonomo è stato l'artefice del "modello Ercolano". Succedendo ad Antonio Di Florio nel Novembre 2008. Due uomini formidabili e due militari impeccabili. Pierluigi Buonomo è stato capace di coinvolgere in prima persona cittadini e commercianti diffondendo sicurezza e fiducia, spiegando la legge e gli attuali sistemi di denuncia. Ha saputo ridare umanità e speranza a quella divisa e a quel corpo militare che mai prima era stato considerato cosi dai cittadini ercolanesi. Una collaborazione diretta, in prima persona e in prima fila, susseguitasi da incontri personali a visite nei negozi, a passeggiate antiracket della città fino alla presenza fissa, forte e decisa in aula dibattimentale, senza arretrare mai di un passo. Anche quando il detenuto Pietro Papale, figlio di Ciro Papale del clan Bottone ("quelli di fuori al ponte" località indicata dagli stessi estorsori per identificare il clan o per convocare gli stessi a rapporto), rivolgendosi dalle sbarre dell'aula di tribunale durante l'udienza, minacciò l'allora Capitano Buonomo, ricordando le più famose parole di Michele Greco detto "il Papa" al Maxi processo di Palermo contro la cupola di "Cosa Nostra". Proprio Palermo, città nella quale il Maggiore Buonomo è ora in servizio come Comandante del reparto servizi e magistratura.

Una capacità di guardare lontano e penetrare con i fatti, in quel muro di gomma e di omertà che imprigionava i cittadini dalla morsa della camorra e del racket.

Quattro anni di duro lavoro e dedizione alla causa, che hanno visto mettere a segno operazioni come "Free shop", "Fuochi di artificio" (dopo la bomba al panificio) nel 2009, "Regalo di natale", "Centro vetrine", "Flash" (nel 2012 con 41 arresti) con ordinanze di custodia cautelare che hanno visto tradotti in cella più di 150 esponenti dei cartelli criminali di Ercolano. Processi tutt'ora in corso che hanno visto imputare ad oggi più di 1200 anni di condanne.

Un lavoro meticoloso che non si è svolto solo nella nostra città ma in tutti i paesi di competenza della compagnia. Paesi come Portici, Volla, Cercola, Ponticelli, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, Torre del Greco fanno triplicare i numeri superando le 600 ordinanze di custodia cautelare. Gruppi di militari addestrati ed organizzati ad hoc per le varie caratteristiche territoriali. Come il gruppo creato dallo stesso Buonomo su Ponticelli - Cercola che ha inflitto il durissimo colpo al clan Sarno.

Al Maggiore Buonomo, al Maresciallo Di Capua e a tutti i militari dell' Arma dei Carabinieri e non solo vanno i nostri più grandi ringraziamenti. Ercolano rinasce dopo lunghi anni di agonia e terrore grazie al coraggio e alla dedizione di uomini e militari come loro. Come spesso ribadiamo, però, c'è ancora tanto da fare e non bisogna mai abbassare l'attenzione sul fenomeno mafioso, perchè come ci ha insegnato Giovanni Falcone: "la mafia è un fattore umano, e come tale ha un inizio ed una fine". Tocca adesso a noi tutti, istituzioni e politica in primis, lavorare affinchè non ci sia una rinascita criminale nella nostra ormai quasi normale città.

Consigliamo l'ascolto dell'esemplare discorso di ringraziamento del Maggiore Buonomo nel video che segue.

Ciro Oliviero e
Giuseppe Scognamiglio