Ercolano. L'omicidio del 18enne Gaetano Lavini avvenuto ormai una settimana fa ha riportato alta l'attenzione sulla criminalità nella città degli Scavi.
Per sensibilizzare i ragazzi delle scuole su queste tematiche è necessario il confronto. Per questo Radio Siani, l'associazione antiracket cittadina, il presidio Libera di Ercolano e una parrocchia che ne fa parte hanno incontrato nella giornata di ieri gli alunni dell'istituto 'Iovino-Scotellaro', una scuola media che ha sede in via Cuparella, roccaforte del clan Birra, egemone in quella parte della città.
All'incontro hanno preso parte il presidente di Radio Siani Giuseppe Scognamiglio, Angela Nocerino e Sofia Formisano dell'associazione antiracket 'Ercolano per la legalità' e don Marco Ricci della parrocchia Santa Maria della Consolazione. Tutti i ragazzi che hanno assistito all'incontro hanno denunciato la mancanza di luoghi di aggregazione ed espresso la necessità che l'amministrazione provveda in tal senso. Nonostante sia conosciuta come una delle zone più a rischio di Ercolano quella non è l'unica, e dunque l'auspicio degli organizzatori di quell'incontro, è che si possa ripetere questa esperienza in tutte le scuole della città.
"Già da qualche anno noi abbiamo iniziato a lavorare con i ragazzi del territorio per sottrarli alle insidie della strada - dichiara Giuseppe Scognamiglio -, ma se oltre alle scuole e al lavoro di qualche realtà come la nostra non ci sono altri presidi di legalità, di cultura, di aggregazione questi giovani saranno abbandonati a sé stessi, con il serio rischio di essere risucchiati nel vortice della criminalità organizzata".