E' stato presentato il 18 gennaio in anteprima nei locali della Parrocchia di Santa Maria della Consolazione ad Ercolano, il libro “Storia del movimento antiracket 1990/2015” di Filippo Conticello, edito da Rubbettino.
Tra i relatori Tano Grasso, Nino Daniele, Pierpaolo Filippelli Dda e Francesco Curcio Dna.
Il presidente dell'associazione antiracket "Ercolano per la legalità", già sindaco di Ercolano e promotore del "Modello Ercolano" Nino Daniele, ha salutato le diverse personalità presenti all'evento:
il Maggiore dei Carabinieri Antonio Di Florio, già comandante della tenenza dei Carabinieri di Ercolano dal 2004 al 2008, Don Raffaele Falco parroco anticamorra della città, Raffaella Ottaviano, già presidente dell'associazione antiracket di Ercolano durante i processi al racket, gli associati di Ercolano e di molti paesi del vesuviano. Presenti diversi esponenti delle Forze dell'Ordine, tra cui Polizia, Carabinieri e Finanza, il Colonnello dei Carabinieri Comandante Comp. di Torre Annunziata Petti, il Maggiore dei Carabinieri Comandante della Comp. di Torre del Greco De Rosa e il Tenente Comandate di Ercolano Candura. Presenti anche Fabio Giuliani referente di Libera Campania e Geppino Fiorenza della Fondazione Polis.
All'interno della chiesa ercolanese guidata da Don Marco Ricci, anch'egli socio onorario all'associazione antiracket tra una folta e numerosa platea di cittadini interessati al dibattito, erano presenti anche numerosi esponenti di associazioni locali e non, tra cui, padre Giorgio Pisano e gli amici di Libera e dell'antiracket G.Panunzio di Portici, le associazioni antiracket di Napoli, San Giovanni, Caserta, Castel Volturno, Torre del Greco, alcuni attivisti di Libera dai paesi vesuviani, gli avvocati della FAI, la coordinatrice del progetto "legalità sicurezza e ambiente" Eva Gable, dirigenti scolastici e insegnanti, tra i banchi della storica chiesa erano presenti anche i consiglieri comunali dell'opposizione cittadina Antonietta Garzia e Antonio Liberti.
Un'anteprima nazionale significativa quella di presentare il libro proprio nella città "Modello" del "Modello Ercolano" di lotta alla camorra. Modello rappresentato proprio da una collaborazione vera, fattiva e leale tra istituzioni, amministrazione e società civile.
Lo ha ricordato bene il Procuratore Aggiunto Pierpaolo Filippelli, il contesto in cui si è operato contro i clan era particolare e pericoloso e il luogo in cui si sta svolgendo il dibattito più che significativo, nella roccaforte del Clan Birra, a cento passi dalla casa del boss Giovanni ora sede dell'ormai famosa Radio Siani. Nella casa dove si decideva la vita e la morte delle persone ora vive una radio della legalità intitolata al cronista ucciso dal mattino Giancarlo Siani.
Ercolano è cambiata grazie al coraggio di tanti cittadini giovani e commercianti, uomini e donne, che hanno saputo ribellarsi ed aprire scenari diversi per il futuro della città.
Il dibattito che ha analizzato la storia di riscatto e denuncia dalla Sicilia alla Campania, passando per Calabria, Basilicata e Puglia ha toccato ed affrontando anche diversi temi che riguardano da vicino la lotta alla camorra, tra cui le difficoltà, l'esposizione mediatica e le possibili prospettive. I vari partecipanti hanno espresso piena solidarietà a Don Luigi Ciotti leader massimo del movimento antimafia italiano per gli ultimi fatti di cronaca.
Al termine del dibattito alcuni associati riflettevano sul fatto che, se oggi Ercolano vanta la candidatura a capitale Italiana della cultura 2017 forse e anche merito di chi, a viso scoperto e con coraggio, ha saputo denunciare ed esporsi per un cambio di mentalità e appunto di cultura.
Segreteria