Ritorna ad Ercolano la passeggiata contro il pizzo e l’usura organizzata dall’ Associazione Antiracket Ercolano per la Legalità in collaborazione con la Cooperativa Siani.
Il periodo pasquale era senza dubbio tra i più delicati per i commercianti e gli imprenditori a causa delle asfissianti richieste estorsive.
Per ribadire che «indietro non si torna», martedì 11 aprile 2017, l'Associazione Antiracket, la Fai, il Comune di Ercolano, insieme alle Forze dell'Ordine entreranno in tutti i negozi della città vesuviana invitando i commercianti a non piegarsi al racket e a denunciare eventuali tentativi di richieste di pizzo o pressioni della criminalità.
Sarà anche l’occasione per promuovere le adesioni al “Consumo Critico”, la rete di imprenditori e commercianti che hanno detto NO al pizzo ed alle estorsioni.
La passeggiata partirà alle 11.00 dal negozio di Raffaella Ottaviano, nei pressi del MAV e si svilupperà lungo Via IV Novembre, Corso Italia e Via Panoramica.
"Educare ed educarci alla legalità, è questo l'anello che salda la responsabilità individuale alla giustizia sociale. "- afferma il presidente dell' associazione Antiracket di Ercolano Pasquale del Prete - " sole regole non bastano, in quanto possono funzionare solo se incontrano coscienze critiche responsabili, capaci di distinguere, di essere coerenti con quelle scelte. Si vive una "percezione di legalità" del tutto individuale che giustifica il fine con ogni mezzo.
Con la nostra azione, vogliamo portare un contributo, praticando la legalità mirata ad una società viva, accogliente, eterogenea, tollerante e di sani principi di rispetto reciproco.
Con la consueta passeggiata antiracket pre-Pasquale, oltre a manifestare la nostra vicinanza a tutti i commercianti ed imprenditori che hanno compiuto una rivoluzione epocale per la citta: denunciato un cancro che stava consumando poco a poco ogni dignità umana, vogliamo essere di monito a tutta la cittadinanza, ed ai giovani in particolare, testimoniando che cambiare si può e si deve. Finchè la mafia esiste, bisogna ricordarlo, parlarne, discuterne, reagire. Il silenzio è l'ossigeno grazie al quale i sistemi criminali, la pericolosissima simbiosi di mafia economica e potere, si rafforzano, si riorganizzano. I silenzi di oggi saremo destinati a pagarli più duramente domani, con una criminalità sempre più forte, con cittadini sempre meno liberi. Accompagnare a prendere coscienza, questo è il nostro impegno."