Segreteria

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Prima del periodo natalizio come di consueto, l’associazione antiracket di Ercolano ritorna tra le strade della città con le “passeggiate antiracket”.

Tale iniziativa serve a mostrare vicinanza e sostegno per qualsiasi forma di sopruso. Si sa, che il periodo natalizio è il più attenzionato alle disparate forme di estorsione. Per tanto l’associazione rimarca la sua presenza e il suo lavoro sul territorio mettendoci la faccia, incontrando i commercianti durate le passeggiate e durante gli sportelli di ascolto che si stanno svolgendo presso la sede dell'associazione in via Panoramica parco San Luigi.

Parteciperanno come da prassi diversi esponenti delle Forze dell’Ordine.

 

 

Passeggiata del 30/11/2015  ore 10.30

Partenza dal negozio di Raffaella Ottaviano in via IV Novembre incrocio Corso Resina
si proseguirà su Corso Italia - Piazza Trieste - via Winckelmann;
Prolungamento Corso Italia - via Marconi alta.

 

Passeggiata del 1/12/2015  ore 16.30

Partenza dalla parte superiore di via Panoramica zona Posta,
si proseguirà per via Panoramica - via Venuti (sui due lati) fino
all’incrocio di Via Bordiga nei pressi della Farmacia Igea

 

Passeggiata del 2/12/2015  ore 16.30

Partenza dall’incrocio di via Bordiga,
si proseguirà scendendo via Panoramica, Piazza Fontana, via IV Novembre superiore sui due lati,
si scenderà fino all’incrocio di Corso Italia all’altezza della Banca di Credito Popolare.

 

Passeggiata del 3/12/2015  ore 10.30

Partenza dalle Scuderie di Villa Favorita in via Corso Resina,
si proseguirà in direzione Portici percorrendo tutto il Corso Resina
fino alla Casa Comunale.

 

I cittadini e i commercianti sono invitati a partecipare

Si invitano i commerciati e la cittadinanza a partecipare al seminario sull’accesso al credito che si terra mercoledì 25 e giovedì 26 novembre 2015 presso la sede della nostra associazione in via Panoramica Parco San Luigi alle ore 20.30.

L’incontro si svolgerà in due giorni. Il 25 si svolgerà il seminario aperto al pubblico dove i vari esperti illustreranno le condizioni attuali dell’accesso al credito e le varie forme oggi presenti sul mercato. Mentre il secondo giorno, quello del 26 saranno previsti una serie di incontri riservati per consulenze singole sulle varie casistiche proposte nel giorno precedente. Tutti sono invitati a partecipare.

Continuano gli incontri nelle scuole per sensibilizzare gli studenti al rischio usura e racket e all'uso consapevole del denaro. Attraverso testimonianze giochi proiezioni ed esempi concreti si cerca di creare coscienze critiche ed attivismo civico.

Ormai nel vivo il progetto 'Ercolano antiracket contro i reati di usura ed estorsione'. Sono ormai in piene fasi gli incontri nelle scuole elementari di Ercolano. Un progetto partorito dal coordinamento campano delle associazioni antiracket, in collaborazione col Comune di Ercolano e l'associazione locale antiracket, che ha come scopo la promozione di una cultura fatta di legalità e giustizia sociale, un binomio divenuto oramai l'impronta pregnante di tutte le attività svolte sul territorio all'ombra del Vesuvio. Oggi più che mai ci si rende conto che partire dalle generazioni più piccole significa dare la giusta spinta affinché questo motore sociale, caratterizzato dalle tante realtà che combattono le illegalità, riesca a garantire la giusta continuità per i prossimi anni.

Redazione

La tragica vicenda della rapina al gioielliere di qualche giorno fa ha creato confusione e disorientamento. Il dibattito che ne è seguito è stato contrassegnato da strumentalismi di varia natura. Ma ciò che più ci ha colpito è stato accorgersi che nella stessa città sono ancora ampi i settori della politica ed anche della cittadinanza nei quali non vi è piena consapevolezza delle caratteristiche della strategia di lotta al crimine che ha reso possibile la liberazione dalla camorra e livelli di sicurezza che non hanno eguali nei decenni più recenti.

 

Al centro di quella strategia vi è l'associazionismo Antiracket quale risposta collettiva e non individuale al problema della sicurezza. Perche' l'associazionismo nasca e si radichi e le denunce abbiano effetto duraturo è fondamentale il rapporto di fiducia. E' necessario che sorga e si tessa una rete della fiducia tra commercianti, giovani, cittadinanza attiva ed associazionismo di ispirazione civica e religiosa, Forze dell'ordine, Magistratura, Comune.

 

E' ciò che ad Ercolano è accaduto tra il 2006 e il 2009 e che ancora produce i suoi effetti.
L'invocazione dell'esercito dopo che Ercolano è diventata un modello di riferimento internazionale è oggi fuorviante e rischia di riproporre illusorie scorciatoie e pratici disimpegni.
Occorre che il perseguimento del modello Ercolano di legalità e sicurezza divenga una opzione effettiva e coerentemente praticata perché non si torni indietro.

 

 

Nino Daniele
Presidente associazione Antiracket Ercolano/Fai

Tano Grasso
Presidente nazionale onorario Fai.

Abbiamo letto con sgomento le dichiarazioni del Sindaco Buonajuto secondo le quali, nonostante il suo prodigarsi (che apprezziamo), si rischia la perdita dei finanziamenti ed il blocco della costruzione della nuova caserma dei Carabinieri.

Si tratterebbe di un fatto di enorme gravità. Un balzo all'indietro preoccupante, una sconfitta netta per lo Stato. Abbiamo più volte manifestato il nostro sostegno alla Magistratura perché persegua e colpisca inesorabilmente ogni eventuale illecito. Ancora più insopportabile perché perpetrato a danno di un simbolo di legalità. Ma la nuova caserma deve essere portata a compimento e questo è compito e dovere delle Istituzioni locali, regionali e nazionali. La nuova caserma dei Carabinieri è la garanzia della sicurezza e della legalità presupposto di ogni prospettiva di sviluppo. La sua realizzazione è il coronamento del modello Ercolano di lotta al racket ed alla camorra.

 

Chiediamo al Presidente del Consiglio Comunale ed al Sindaco una seduta straordinaria del Consiglio Comunale monotematica ed aperta sulla questione della caserma. Solleciteremo da parte nostra le Istituzioni a tutti i livelli perché questa tormentata vicenda giunga ad una positiva conclusione. Con la Fai e Libera abbiamo già sollecitati incontri al Ministro Alfano, alla Presidente Bindi ed al Presidente De Luca. In questo momento, come non mai, occorre la vigile e combattiva partecipazione di tutta la cittadinanza ed una forte mobilitazione unitaria per scongiurare un esito che non vogliamo nemmeno immaginare possibile.

 

Associazione Antiracket Ercolano/Fai. Radio Siani-Libera Ercolano.

 

 

C.S.

L'Associazione Antiracket FAI - Ercolano per la Legalità esprime il proprio grande apprezzamento ai Carabinieri della compagnia di Torre del Greco e della Tenenza di Ercolano guidati rispettivamente dal Maggiore De Rosa e dal Tenente Candura per l'importantissima operazione contro l'estorsione condotta ad Ercolano. 

Essa è il segno di un rapporto di fiducia che permane solido con la cittadinanza e che spinge le vittime alla collaborazione. Speriamo e lavoriamo perché tanti altri scelgano la strada della denuncia e della liberazione. Le nuove vie di indagine aperte possono rendere ancora più profondo ed irreversibile il cammino del "Modello Ercolano". Seguendo l'usura si arriverà ai colletti bianchi ed alle reti delle lavanderie dei capitali sporchi di dolore e disperazione, alle complicità ed ai fiancheggiamenti.

Noi ci saremo. Come sempre di più, per dare fiducia, sostegno, assistenza a chi denuncia.

Avanti con la pulizia.

 

 

Comunicato Stampa

Il 20 luglio 2015 si è svolto, presso Palazzo Borsellino in via Marconi a Ercolano (NA), il Memorial Paolo Borsellino alla presenza del Sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto, del Presidente Onorario dell'Associazione Antiracket "Ercolano per la Legalità" Raffaella Ottaviano  con il vice presidente Pasquale Del Prete accompagnati dai soci, le Forze dell'Ordine, Radio Siani e numerosi membri della cittadinanza.

 

Dopo il rito commemorativo, è stata deposta una corona di fiori in onore del Giudice antimafia e degli agenti della scorta che persero la vita in quel tragico 19 luglio 1992 in via d'Amelio a Palermo. I soci dell'associazione antiracket, inoltre, hanno posato diversi fasci di fiori per rappresentare le numerose denunce effettuate nei confronti degli estorsori dei clan.

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L'Associazione Antiracket Ercolano per la Legalità, si stringe al proprio Presidente Nino Daniele ed a tutta la famiglia, rappresentando tutto l'affetto e vicinanza con un forte abbraccio.

Come ogni anno le associazioni territoriali del movimento antimafia ercolanese: Ercolano per la legalità, Fai, Radio Siani e Libera  si riuniscono con la presenza dell'Amministrazione Comunale alle ore 18:00 presso Palazzo Borsellino per ricordare e commemorare la strage di via D'Amelio. Un attentato di stampo terroristico-mafioso, ad oggi molto probabilmente politico, come sottolinea da anni il fratello del magistrato, Salvatore Borsellino. Strage avvenuta in Italia il 19 luglio 1992, in via Mariano d'Amelia a Palermo, nel quale persero la vita il magistrato italiano Paolo Borsellino e i cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Il 19 luglio 1992, alle ore 16.58, una Fiat 126 rubata contenente circa 90 chilogrammi di esplosivo del tipo Semtex-H (miscela di PETN, tritolo e T4) telecomandati a distanza, esplose in via Mariano D'Amelio 21, sotto il palazzo dove viveva la madre di Borsellino, presso la quale il giudice quella domenica si era recato in visita; l'agente sopravvissuto Antonino Vullo descrisse così l'esplosione: «Il giudice e i miei colleghi erano già scesi dalle auto, io ero rimasto alla guida, stavo facendo manovra, stavo parcheggiando l'auto che era alla testa del corteo. Non ho sentito alcun rumore, niente di sospetto, assolutamente nulla. Improvvisamente è stato l'inferno. Ho visto una grossa fiammata, ho sentito sobbalzare la blindata. L'onda d'urto mi ha sbalzato dal sedile. Non so come ho fatto a scendere dalla macchina. Attorno a me c'erano brandelli di carne umana sparsi dappertutto».

Lo scenario descritto da personale della locale Squadra Mobile giunto sul posto parlò di «decine di auto distrutte dalle fiamme, altre che continuano a bruciare, proiettili che a causa del calore esplodono da soli, gente che urla chiedendo aiuto, nonché alcuni corpi orrendamente dilaniati». L'esplosione causò inoltre, collateralmente, danni gravissimi agli edifici ed esercizi commerciali della via, danni che ricaddero sugli abitanti. Sul luogo della strage, pochi minuti dopo il fatto, giunse immediatamente l'ex-giudice Giuseppe Ayala che abitava nelle vicinanze.

Gli agenti di scorta ebbero a dichiarare che la via D'Amelio era considerata una strada pericolosa in quanto molto stretta, tanto che, come rivelato in una intervista rilasciata alla RAI da Antonino Caponnetto, era stato chiesto alle autorità di Palermo di vietare il parcheggio di veicoli davanti alla casa, richiesta rimasta però senza seguito.

A seguito di tale strage si apre un ulteriore capitolo buoi della storia italiana, quello della scomparsa dell'agenda rossa del magistrato Borsellino.

Nei mesi che precedettero la strage Paolo Borsellino riportò parte dei contenuti dei suoi colloqui investigativi su un’agenda rossa che aveva ricevuto in dono dall’Arma dei Carabinieri. Il Magistrato ripose l’agenda nella sua borsa di cuoio poco prima di recarsi dalla madre in via D’Amelio il 19 luglio 1992. Da quel momento dell’agenda si sono perse le tracce: nella borsa trovata intatta dopo l’esplosione sono stati rinvenuti alcuni oggetti personali ma non l’agenda. Chi se ne è appropriato può oggi utilizzarla come potente strumento di ricatto nei confronti di coloro che, citati nel diario, sono scesi a patti con l’organizzazione criminale.

L’agenda rossa è stata successivamente scelta come simbolo del "Movimento delle Agende Rosse" per rappresentare una efficace e forte richiesta di Giustizia, affinché sia fatta piena luce sulle zone ancora buie che avvolgono la dinamica della strage di via D’Amelio e sui nomi di quei mandanti ed esecutori dell’eccidio dei quali, pur essendo stata accertata l’esistenza, non è stato ancora possibile individuare il volto.

Durante la cerimonia commemorativa verranno depositati come ogni anno una corona di fiori e fatto suonare il minuto di silenzio, alla base della lapide saranno poi depositati tanti fasci di fiori quante sono state le denunce degli operatori economici della città, come messaggio simbolico e di riscatto civile. All'iniziativa parteciperà il Sostituto Procuratore della DDA di Napoli Pierpaolo Filippelli vero regista della decimazione dei clan di camorra nella città di Ercolano. 

La cittadinanza tutta è invitata a partecipare.